Via Bruno Buozzi 57 – 00045 Genzano di Roma (RM)

Indennità e diarie
sono sempre esenti

La tracciabilità del pagamento delle spese di trasferta riguarda anche il lavoratore: solo se c’è questo requisito i rimborsi di tali spese non concorrono a formare il reddito dell’interessato. Lo stabilisce il comma 5 dell’articolo 51 del Tuir (Dpr 917/1986), ora modificato dalla legge di Bilancio 2025 (la 207/2024).
Quali sono gli impatti sulla busta paga del dipendente?
L’azienda potrà rimborsare in busta paga le spese sostenute durante la trasferta secondo tre modalità.

Dimissioni di fatto, aggiornamenti
dall’Ispettorato del lavoro

Con nota 579/2025 l’Ispettorato nazionale del lavoro ha fornito le prime indicazioni operative sulle novità introdotte dal “Collegato lavoro” in materia di risoluzione del rapporto di lavoro per assenza ingiustificata del dipendente.
Il comma 7-bis  dell’articolo 26 del Dlgs 151/2015, così come modificato dall’articolo 19 della legge 203/2024, prevede in capo al datore di lavoro l’onere di comunicare alla sede territoriale dell’Ispettorato, competente in base al luogo di svolgimento del rapporto di lavoro, l’assenza ingiustificata del dipendente protratta oltre il termine previsto dal contratto collettivo nazionale applicato al rapporto di lavoro o, in mancanza di previsione contrattuale, oltre i quindici giorni.

Certificato penale per chi ha
contatti diretti e regolari con minori

I lavoratori che svolgono determinate attività a contatto con i minori devono essere in possesso di un certificato del casellario giudiziale “pulito” (c.d. “certificato antipedofilia”).
Il soggetto che intenda impiegare al lavoro una persona per lo svolgimento di attività professionali o attività volontarie organizzate che comportino contatti diretti e regolari con minori, al fine di verificare l’esistenza di condanne per taluno dei reati di cui agli articoli 600-bis, 600-ter, 600-quater, 600-quinquies e 609-undecies del codice penale, ovvero l’irrogazione di sanzioni interdittive all’esercizio di attività che comportino contatti diretti e regolari con minori, deve richiedere il certificato penale del casellario giudiziale.

Fringe benefit, esenzione
anche con carta nominativa

Esenti i fringe benefit anche se assegnati mediante carta di debito. È quanto emerge dalla risposta a interpello 5/2025, con cui l’agenzia delle Entrate fornisce importanti indicazioni in merito al rapporto tra nuove soluzioni tecnologiche e l’attribuzione da parte del datore ai propri dipendenti di beni e servizi, rientranti nel concetto di welfare aziendale.
Nello specifico, l’istante (datore di lavoro) rappresentava di voler assegnare, grazie a innovative soluzioni informatiche e digitali offerte da un provider, i fringe benefit tramite una carta di debito nominativa.

Stretta sulla Naspi,
a rischio la mobilità lavorativa

Una norma della nuova legge di bilancio rischia di frenare la mobilità professionale dei lavoratori: si tratta della misura che restringe i requisiti di accesso alla Naspi (articolo 1, comma 171, legge 207/2024).
Prima di questa riforma la normativa Naspi prevedeva una regola uguale per tutti: chi perde il lavoro involontariamente (per licenziamento, scadenza di un rapporto a termine o per dimissioni sorrette da giusta causa, oltre che per i casi previsti da norme speciali) ha diritto di ricevere il trattamento di disoccupazione, a patto che abbia alcuni requisiti contributivi minimi (almeno 13 settimane di contribuzione nei quattro anni precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione).

Contratti a termine facilitati
anche nel 2025 nei settori
senza intesa

Più flessibilità nelle causali dei contratti a termine anche nel 2025.
Il datore di lavoro e il lavoratore, fino al 31 dicembre di quest’anno, potranno concludere un contratto a termine di durata superiore a 12 mesi individuando – nel contratto stesso – le specifiche esigenze tecniche, organizzative e produttive che giustificano l’apposizione di un termine, qualora la contrattazione collettiva (nazionale, territoriale o aziendale) non abbia disciplinato le causali in cui è possibile usare il contratto a termine oltre i primi 12 mesi (che non richiedono la causale).

Premi di risultato: confermata l’aliquota
al 5% anche nel 2025

La bozza della Manovra 2025 prevede anche per il 2025 la riduzione al 5% dell’aliquota di tassazione dei premi di risultato. La misura si conferma come un importante strumento per favorire la crescita della produttività aziendale e incrementare al contempo il potere d’acquisto della componente premiale del salario.

Newsletter

Iscriviti alla nostra newsletter per restare sempre aggiornati.

CERTIFICAZIONI

Certificazione ISO 9001:2015