I Fondi Interprofessionali per la formazione devono essere considerati come uno strumento funzionalmente dedicato a una platea di soggetti – i lavoratori – eterogenea e trasversale che abbisogna di una dedicata e specifica preparazione professionale.
I Fondi Interprofessionali sono associazioni promosse dalle principali Organizzazioni Datoriali e Sindacali (es. per Fondimpresa: Confindustria, CGIL, CISL e UIL) e finanziano attività formative adeguate ai fabbisogni dei lavoratori occupati ed al contesto di mercato delle aziende.
In particolare, hanno l’obiettivo di:
- favorire l’accesso alla formazione, attraverso la riduzione o l’azzeramento dei costi aziendali;
- sostenere la qualificazione delle competenze dei lavoratori, con maggiori garanzie di occupabilità;
- promuovere la crescita e la competitività delle imprese e del sistema Paese.
Destinatari dei Fondi Interprofessionali di formazione sono tutti i lavoratori che possano vantare un rapporto di lavoro subordinato in essere (impiegati, operari, quadri e dirigenti) indipendentemente dalla tipologia contrattuale instaurata e tutte le imprese che abbiano in forza lavoratori dipendenti.
I Fondi Interprofessionali possono essere utilizzati da tutte le aziende, di tutti i settori, per finanziare le attività di formazione continua dei propri dipendenti.
Come sono finanziati
La Legge istitutiva (L. 388/2000) stabilisce che i Fondi Interprofessionali per la formazione siano alimentati dal versamento dello 0,30% delle retribuzioni soggette all’obbligo contributivo INPS, quale “assicurazione contro la disoccupazione involontaria”.
Tale contribuzione versata dai datori di lavoro all’INPS (art. 25 L. 845/78) è restituito poi al Fondo, a cui l’azienda ha aderito, per la formazione continua volta a qualificare e riqualificare il lavoratore, in sintonia con le strategie aziendali.
In seguito all’adesione è possibile presentare al Fondo prescelto, previa condivisione con le Parti Sociali costituenti, Piani Formativi composti da percorsi di qualificazione e riqualificazione delle competenze dei lavoratori, in sintonia con le strategie aziendali.
I finanziamenti dei Fondi Interprofessionali sono gestiti con due principali modalità, utilizzabili dalle aziende o dagli operatori della formazione per la presentazione dei Piani Formativi:
- Conto Formazione;
- l’Avviso.
Il Conto Formazione
Le singole aziende accantonano una quota (generalmente sino all’80%) dei propri versamenti per mezzo della aliquota 0,30% da utilizzare per la presentazione, anche in autonomia, di Piani Formativi aziendali o interaziendali.
L’AVVISO
Questo, per mezzo del c.d. Conto di Formazione, interviene attraverso un principio di mutualità consentendo a tutte le aziende, dalle micro alle grandi imprese, di accedere a iniziative di formazione altrimenti difficilmente finanziabili a causa dell’esiguità delle proprie risorse accantonate.
L’Avviso ammette percorsi di formazione presentati “a gara” attraverso procedure a carattere pubblico.
In un mercato del lavoro sempre più selettivo, la formazione delle risorse umane riveste un ruolo di primaria importanza; le imprese necessitano sempre maggiormente di figure qualificate di alto livello il cui percorso formativo non può essere delegato solamente alle istituzioni scolastiche.
Inoltre, formare un lavoratore comporta costi ed oneri che non tutte le aziende sono in grado di sostenere.
Per questo la CONSILAV S.r.l. garantisce alle aziende clienti un’assistenza costante in tema di Fondi Interprofessionali al fine di assicurare a tutti il soddisfacimento del proprio fabbisogno formativo sia in tema di formazione obbligatoria (es. Sicurezza nei luoghi di lavoro) che specifica.
Sarà nostra cura fornire tempestivamente ogni aggiornamento sul tema direttamente ai Clienti interessati.
DISTINTI SALUTI
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